Il territorio nell’impatto con l’Arte
L’innesto della creatività nelle realtà territoriali
Ci si trova spesso a cimentare con territori omogenei dalle peculiari vocazioni culturali, turistiche e ambientali, dove il lavoro dell’uomo nelle attività produttive è percepibile dalle sue radici di storia, costume e cultura.
In questo fertile campo di intervento le Officine Creative operano in accordo e armonia con i cittadini e i loro rappresentanti per far incidere maggiormente, nella condivisione dei progetti, la presenza dell’arte e degli artisti connessa alle altre attività dell’uomo.
L’efficacia degli interventi è così, in pochi anni, visibile e misurabile. D’altronde la mitica esperienza del “Bar Italia” con la L.A.L. del 1971 è figlia del Guado…
Proprio a partire dagli anni ’70, al Guado si approntano modelli di intervento mirati sia in senso tematico che in direzione multidisciplinare, di cui sono stati effettuati ed attuati interessanti prototipi sui territori (Firenze, Spello, Milano, Sedriano, Inveruno, Canegrate, Mannheim, Provincia di Milano, Pessano con Bornago, Bovisio Masciago, Capalbio, Vittuone, Rho, Gallarate, Modena, Moncalvo, Cairo Montenotte, Inveruno, ecc.).
Gli studi più approfonditi sono quelli caratterizzati da indagini preliminari preparate a misura di territorio. Si citano qui i piani di intervento definiti in ogni particolare e che riguardano Monza, Pavia, Frascati, Ferrara, Umbria, Rimini, Milano, Sesto San Giovanni, Rozzano, Corsico, oltre ai modelli di intervento diretto di artisti nella scuola. Altri piani di intervento sono stati elaborati partendo da studi per Consorzio Grana Padano, e per Consorzio Obbligatorio Replastic (poi attuato).
Merita una menzione particolare, per l’efficacia verificata dell’impatto dell’arte contemporanea sul territorio, Inverart – Padiglione d’Arte Giovane. Iniziativa nata nel 2004 con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Inveruno per promuovere l’arte contemporanea e i giovani che vi si dedicano. Progetto premiato da Provincia di Milano e riconosciuto e sostenuto da con Associazione Rockantina’s Friends, Accademia di Belle Arti di Brera, Liceo Artistico Einaudi di Magenta, Regione Lombardia e Società Umanitaria di Milano.
Oltre 600 gli artisti e creativi coinvolti ad oggi e circa 80.000 i fruitori. Rilevanti le testimonianze di padrini d’eccezione come: Paolo Baratella, Massimo Silvano Galli, Giorgio Roggino, Stefano Pizzi, Massimo Marchesotti, Lelo Cremonesi, Marco Viggi, Rino Crivelli, Giorgio Roggino, Giuliano Zosi, Armida Lombardi, Luigi Granetto, Vincenzo Ognibene, Daniele Oppi, ecc.. Con cataloghi annuali dal 2004 a oggi. A partire dal Padiglione hanno preso vita i cicli Dentro Inverart (Personali dal P.d’A.G.) e Verso Inverart (Ciclo di incontri di poesia per il P.d’A.G.), tra i protagonisti: Enrico Intra, ivan, Bros, Manuela Furlan, Gianni Bombaci, Piero Ranaudo…
In ambito socio-culturale è attiva una collaborazione con il Centro Studi Marcora diretto da Gianni Mainini.
Si segnala anche il progetto Artoteca con CSBNO, 440 opere in prestito gratuito in 50 biblioteche pubbliche, nel 2014. 70 artisti presenti. Ciclo di incontri su “Arte contemporanea, il mercato e il suo futuro” dedicato a operatori culturali e bibliotecari, (CSBNO, Il Pertini – Cinisello Balsamo, 2015).
Le Officine Creative in questi anni hanno operato in questi anni con molti Enti Pubblici, realizzando eventi importanti anche in collaborazione con Università e Accademie.
Corsi di formazione sull’ampio e dibattuto tema del rapporto tra la comunicazione e l’arte, impieghi e ruoli, sistemi di intervento e metodi di lavoro. Questo progetto aveva preso le mosse dalla metodologia didattica usata in proposito durante gli stages tenuti a Perugia dal Raccolto sullo stesso tema, destinati a laureandi e neo laureati di quella Università sotto l’egida della Regione Umbria. Gli stages, reiterati a tempo pieno con una trasferta di studenti dell’Università di Perugia presso la Cascina del Guado, sono attivi su richiesta degli atenei.